Il Cannellino di San Ginese e Sant'Alessio è un ecotipo di fagiolo di colore bianco con venature grigiastre, ha dimensioni più piccole del comune cannellino, in bocca la buccia pressoché assente, la pasta morbida e il sapore è delicato. Coltivato nella Piana di Lucca e nei territori limitrofi.
Il tempo di cottura è di circe due ore con precedente ammollo di almeno 12 ore.
L'abbinamento consigliato è con le carni bianche, con erbe aromatiche o con pesce.
Il Lucchese è un ecotipo di cece da sapore intenso e da pasta morbida coltivato nella Piana di Lucca e nei territori limitrofi della provincia di Pisa.
Per l'utilizzo si consiglia un ammollo per almeno 12 ore. Il tempo di cottura è di circa un'ora.
Questo cece è molto utilizzato nelle preparazioni tradizionali: abbinato al baccalà, nella vellutata o nelle minestre miste di legumi e cereali.
Antica varietà di fagiolo, raccolto prevalentemente a mano, con un sapore intenso e una buccia finissima, quindi estremamente digeribile.
Si adatta a tutte le preparazioni, in particolar modo indicato per le zuppe e come ingrediente per la ricetta di Ribollita.
Va cotto a fuoco molto lento per circa 50 minuti dopo un ammollo di almeno 12 ore.
Potete gustarlo anche semplicemente con un filo d'olio d'oliva a crudo e una macinata di pepe nero, oppure saltato un padelle con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio e un rametto di rosmarino.
Queste piccole lenticchie crescono in una delle zone più suggestive della Toscana, quella delle Crete. Hanno un seme molto saporito e ricchissimo di ferro e di proteine.
Vi consigliamo di metterle in ammollo per almeno 4 ore, di risciacquarle e di mettere al fuoco in acqua fredda, cuocendo per circa 40 minuti, salandole a fine cottura.
Sono ottime condite con olio extravergine di oliva, zafferano, pecorino grattugiato oppure in umido con pomodoro e verdure, oppure per arricchire una zuppa.
Le Cialde di Montecatini Terme sono un fragrante biscotto tipico della famosa città termale toscana. Prodotti seguendo la ricetta tradizionale a base di farina, latte, uova, zucchero e mandorle. Provale nella elegante confezione di latta
La ricetta ha un’antica storia e viene da lontano. Farina, latte e uova danno vita alle sfoglie, sottilissime e fragranti, finemente stampigliate con uno dei simboli della bella città. Al centro una granella di zucchero, mandorle e vaniglia. Due calde piastre assemblano le sfoglie e il loro prezioso ripieno in un dolce abbraccio.
Ideali come un raffinato dessert a merenda ricca di sostanze, grazie alle mandorle e alle loro proprietà. Sono l’ideale accompagnamento a tè e a caffè. Si sposano a meraviglia con il gelato.
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