“Come gli abili parrucchieri sono capaci di far sembrare piacente anche la donna più brutta, così l’aroma della Finocchiona è capace di camuffare il sapore anche del più imbevibile vino.”
Chi tra gli addetti ai lavori non conosce questo detto toscano, di origine chiantigiana? Probabilmente nessuno e proprio da qui si capisce l’importanza che questo salume ricopre nel territorio fiorentino e in tutta la Toscana.
Si racconta che i contadini usassero l’intenso sapore della Finocchiona per coprire quello del vino da tavola, a volte di cattiva qualità. Da qui il termine "infinocchiare", per dare il senso di un raggiro, di un imbroglio subìto.
La storia della Finocchiona è lunga e vanta un'antica tradizione, tanto che la sua qualità e il suo sapore fresco arricchiscono la tavola non solo dei toscani, ma di tutti gli italiani. Il suo sapore è caratterizzato dal gusto selvatico e fresco dei semi di finocchio e dalla dolcezza della carne, molto morbida al palato. Se avete avuto occasione di entrare in una salumeria toscana, avrete sicuramente notato appeso al soffitto o in bella vista dietro il bancone, questo eccellente salume, tipico della nostra gastronomia.
La Finocchiona è un insaccato dal vivace colore rosso, alla cui intensità contribuisce non poco il vino che si mescola alle fresche carni di maiale, e dalla morbida consistenza. Ma la sua caratteristica principale sono gli irresistibili profumi sprigionati dal suo ingrediente principe, i semi di finocchio.
La cultura della Finocchiona s’inserisce nell’antica tradizione toscana in fatto di allevamento dei maiali, risalente al periodo etrusco-latino, come testimoniato tra gli altri da Plinio. Lo storico romano ci racconta come, ai suoi tempi, dall’Etruria si usava spedire a Roma ogni anno ventimila maiali per la macellazione. La Toscana, allora Etruria, era infatti la terra ideale per l’allevamento dei maiali, in particolare nella macchia maremmana, segnata da territori vasti che garantivano condizioni perfette per la vita dei suini per la produzione di carne di qualità impareggiabile.
Ma com’è nato un nome così particolare?
Per scoprirlo dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino al Medioevo, quando i norcini (gli addetti alla lavorazione della carne di suino) dovettero risolvere il problema del pepe, in quel periodo storico una delle spezie più rare e costose in commercio. Bastò guardarsi intorno e osservare quello che la natura aveva messo a portata di mano, i semi di finocchio. Il resto è storia.
Il suo sapore inconfondibile ha immediatamente conquistato le tavole toscane, anche quelle più nobili con personaggi illustri come Niccolò Machiavelli che, si racconta, amassero particolarmente questo salume, tanto da ritenerlo gradito a ogni pasto.
Dal punto di vista linguistico nel 1889 la Finocchiona ottiene l’attenzione dell’Accademia della Crusca, che inserisce il nome nel suo Vocabolario, dando risalto al suo legame col territorio toscano. Nel 1956 è la Treccani a darle formale riconoscimento, con il termine Finocchiona che guadagna il suo posto nel Dizionario Enciclopedico Italiano, a sottolinearne definitivamente la sua importanza nella salumeria tipica toscana.
La Finocchiona è la Regina dei salumi toscani, quella che nella gastronomia toscana spicca di più per sapore, profumi e unicità, grazie all’aroma di finocchio, utilizzato in semi e/o fiori nell’impasto, e alla consistenza morbida. Dalla combinazione delle migliori selezioni di carni di genealogia italiana certificata e dalla ricetta artigianale delle aziende consorziate che combina spezie e aromi naturali nasce la sola e unica Finocchiona IGP.
Mangiarne una fetta è come fare un viaggio nella Toscana più autentica e verace alla scoperta delle tradizioni contadine, dei borghi meno conosciuti e degli scorci più nascosti. Assaggiatela seduti al tavolo di un vinaio o di un’osteria fiorentina, senese, aretina o lucchese; gustatela con due fette di Pane toscano all’aria aperta; portatela sulla vostra tavola e provate a stupire gli amici con un salume che non ha eguali nel mondo dal sapore fresco e appetitoso e dal profumo inconfondibile.*
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