Sono i biscotti tipici, i più conosciuti, i più copiati in tutta Italia. Il segreto di Marabissi: utilizzare le materie prime migliori, lavorarle a mano secondo la tradizione toscana. Si accompagnano al tè, al caffè, al cappuccino, ma hanno il loro abbinamento ideale con il vino liquoroso come il toscano Vinsanto.
Sono i biscotti tipici, i più conosciuti, i più copiati in tutta Italia. Il segreto sta nel utilizzare le materie prime migliori, lavorarle a mano secondo la tradizione toscana. Si accompagnano al tè, al caffè, al cappuccino, ma hanno il loro abbinamento ideale con il vino liquoroso, con il toscano Vinsanto.
Sono piccoli peccati di gola da condividere in compagnia: attimi. Accompagnali da un ottimo Vinsanto, un classico della tradizione Toscana da gustare a fine pasto
I Cavallucci sono dolci fatti con un impasto molto consistente aromatizzato con spezie e arricchito di noci. Dolci di antiche origini, già diffusi ai tempi di Lorenzo il Magnifico con il nome di Biriquocoli, sono preparati per conservarsi a lungo. Gli ingredienti tipici sono miele e più recentemente zucchero, farina, noci, spezie e canditi raffinati. Successivamente presero il nome di cavallucci, perché venivano offerti soprattutto nelle osterie di campagna, dove si fermavano diligenze e barrocci e venivano consumati dai conducenti di cavalli e dai passanti.
Le delizie Toscane alle fichi e noci sono attime da sole o abbinate a un vino dolce classico della nostra tradizione come Vin Santo oppure un Moscadello. Ottimo da provare con un vino liquoroso come lo Spinello: una vera esposione dei sapori.
Le Cialde di Montecatini Terme sono un fragrante biscotto tipico della famosa città termale toscana. Prodotti seguendo la ricetta tradizionale a base di farina, latte, uova, zucchero e mandorle. Provale nella elegante confezione di latta
La ricetta ha un’antica storia e viene da lontano. Farina, latte e uova danno vita alle sfoglie, sottilissime e fragranti, finemente stampigliate con uno dei simboli della bella città. Al centro una granella di zucchero, mandorle e vaniglia. Due calde piastre assemblano le sfoglie e il loro prezioso ripieno in un dolce abbraccio.
Ideali come un raffinato dessert a merenda ricca di sostanze, grazie alle mandorle e alle loro proprietà. Sono l’ideale accompagnamento a tè e a caffè. Si sposano a meraviglia con il gelato.
La ricetta del Brigidino di Lamporecchio è semplice, costituita da soli quattro ingredienti: uova (quelle dei Desideri sono fresche e a km 0), farina di grano, zucchero e anice. Quest’ultimo ingrediente ci racconta una bella storia relativa alla nascita di questo prodotto, frutto di un errore di cui noi ancora oggi beneficiamo.
Nel convento di Santa Brigida di Lamporecchio le sorelle avevano il compito di preparare per le parrocchie del circondario le ostie usate nella celebrazione della messa. Destino volle che un giorno le suore sbagliassero qualche passaggio nell’impasto e per non buttar via il lavoro fatto aggiungessero uova, zucchero e anice, dando vita ad una tradizione che si è tramandata fino ai giorni nostri.
Il Brigidino di Lamporecchio ha la caratteristica forma rotonda, dai bordi irregolari, un colore giallo dorato e al centro riporta stampigliato un fiore stilizzato, quello che si ritrova negli antichi stampi con i quali veniva prodotto in origine.
Difficile spiegarlo il Brigidino… va provato, o meglio sgranocchiato e, uno tira l’altro.
Ama la compagnia di un buon Vinsanto e così può diventare un originale dessert da fine pasto. Tuffato nel cioccolato diventa un vero e proprio peccato di gola tutto da condividere. Si sposa a meraviglia con il gelato. Ma potrebbe essere anche un moderno snack all’insegna della genuinità. Il suo gusto classico è quello all’Anice.
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