Il fagiolo zolfino fa parte delle varietà antiche. Come dice il nome ha il colore giallo dello zolfo e localmente viene anche chiamato "fagiolo di burro" perché si scioglie in bocca. Proviene dal Valdarno e dal Pratomagno, provincia di Arezzo. È piccolo (varietà nana), rotondo, caratterizzato da una pelle molto sottile, che rende questo fagiolo più digeribile e ben accettato anche da coloro che non tollerano i legumi. Ineguagliabile nel gusto e nella consistenza, delizioso come come contorno.
Viene preparata con un'antica varietà di mais bianco dal sapore più delicato rispetto alla polenta tradizionale e si abbina molto bene al pesce di cui esalta il sapore. È naturalmente priva di glutine. Viene cucinata esattamente come la polenta.
Il Rosso di Lucca si presenta in diverse tonalità del rosso con screziature che vanno dal color vinaccia al nerastro. La buccia è consistente, la pasta è morbida e il sapore è intenso. Coltivato nei comuni di Lucca, Capannori e Porcari.
Il tempo di cottura è di circa due ore con precedente ammollo di almeno 12 ore.
Il Fagiolo Rosso di Lucca è particolarmente adatto per la preparazione di passati, minestre e zuppe
Il Cannellino di San Ginese e Sant'Alessio è un ecotipo di fagiolo di colore bianco con venature grigiastre, ha dimensioni più piccole del comune cannellino, in bocca la buccia pressoché assente, la pasta morbida e il sapore è delicato. Coltivato nella Piana di Lucca e nei territori limitrofi.
Il tempo di cottura è di circe due ore con precedente ammollo di almeno 12 ore.
L'abbinamento consigliato è con le carni bianche, con erbe aromatiche o con pesce.
Farzotto è un preperato di orzo e farro unito alle verdure selezionate ed essicate. Facile da preparare: basta aprire la busta e aggiungere un litro d'acqua. Si porta ad ebolizione ed in 35 minuti è pronto un ottimo primo piatto. Si sposa bene con burro e parmigiano oppure olio extravergine di oliva e rosmarino tritato. Semplice e originale!
E’ un'antica varietà molto simile al cece, diffusa in tutta l'area mediterranea. E' il legume con il più alto contenuto proteico. Nella versione decorticata la buccia è stata tolta mediante un procedimento meccanico in modo da permettere un suo veloce utilizzo in cucina. Non necessita quindi di ammollo e può essere cucinata in zuppe, passati, purea. Perfetta con aggiunta di ratatouille di verdure cotte o crude.
Questa antica varietà di cece della Toscana è adatta per essere cucinata come contorno, condita con olio, sale, pepe e può essere utilizzata anche in passati e minestre per la sua buccia sottile.
Preparazione:
I ceci vanno tenuti in ammollo per almeno 12 ore. Risciacquare e mettere successivamente a lessare in acqua fredda. Portare a bollore e cuocere per due ore circa (40 minuti con pentola a pressione). La dose è di 80 grammi a persona.
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